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Pierre Boulez

 

Allievo di Messiaen al Conservatorio di Parigi, Pierre Boulez (Montbrison [Loira] 1925), rappresenta una delle figure fondamentali per la composizione, l'interpretazione e la riflessione musicologica della seconda metà del XX secolo. Studia la dodecafonia con Leibowitz e, tra i protagonisti della sua generazione, si muove per primo sulla via di un radicale rinnovamento della tecnica seriale, sotto il segno di Webern, Debussy e dello Schönberg dei primi capolavori atonali. Tra le sue prime affermazioni vi sono le discusse Structures I per due pianoforti (1951), opera segnata dal cosiddetto "serialismo integrale", ovvero dall'applicazione della serialità su tutti i parametri (altezze, ritmo, dinamiche, articolazioni) del linguaggio musicale. L'autentica poetica di Boulez viene tuttavia man mano a coincidere con una dialettica tra un'organizzazione di grande rigore e lo spazio per liberi interventi della fantasia, come si manifesta per esempio nel suo celebre capolavoro Marteau sans maître (1953-55), su testi di Char.
All'epoca del fondamentale ciclo Pli selon pli, un "ritratto" di Mallarmé in cinque parti indipendenti (1957-62, poi riveduto), Boulez comincia a intensificare l'attività di direttore d'orchestra, iniziata nel 1954, rivelando straordinarie doti di interprete.
Interessato alla diffusione della musica contemporanea e all'evoluzione dei rapporti tra pubblico e composizione musicale, Pierre Boulez, a un tempo compositore, critico-musicologo e direttore d'orchestra, fonda nel 1954 i concerti del Domain Musical, poi l'IRCAM nel 1957 e l'Ensemble InterContemporain nel 1977.
Nel 1971 viene nominato direttore permanente della BBC Symphony Orchestra di Londra. Dal 1971 al 1977 guida anche, come successore di Leonard Bernstein, l'Orchestra Filarmonica di New York. Nel 1976, in occasione del centenario del Ring wagneriano, dirige a Bayreuth la Tetralogia in un celeberrimo allestimento di Patrice Chéreau.
Professore al Collège de France, Pierre Boulez è autore di numerosi scritti sulla musica e d'una imponente produzione discografica.

 

Da www.milanomusica.org