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Niccolò Paganini

 

Violinista e compositore italiano, nacque a Genova nel 1782.
Figlio di un lavoratore portuale appassionato di musica e suonatore dilettante di mandolino, ebbe come maestri il padre stesso, altri violinisti genovesi tra cui Giovanni Servetto ed il maestro di cappella Giacomo Costa.
Undicenne diede i primi concerti a Genova e a Firenze e nel 1796 si recò a Parma per perfezionarsi con Alessandro Rolla. Insofferente alla tutela paterna nel 1798 si trasferì stabilmente in Toscana dove rimase fino al 1804, ospite di una ricca signora dilettante di chitarra. Durante questo soggiorno scrisse numerosi duetti per violino e chitarra. Ritornato a Genova si dedicò ad un anno di intenso studio sia del violino che della composizione e dal 1808 - dopo aver composto varia musica contenente procedimenti ed effetti mai adottati in precedenza - si diede esclusivamente all'attività concertistica, conquistando favolosa celebrità con le prodigiose, acrobatiche esecuzioni (il suo violino - un Guarneri del Gesù - è custodito a Genova), ma pur sempre restando entro i confini italiani.
Paganini ebbe vita avventurosa e sregolata, ebbe clamorose vicende d'amore, cui la straordinaria fama aggiunse un alone di leggenda e di mistero e fu spesso ritenuto una creatura diabolica poiché solo così sembrava possibile spiegare le prodezze virtuosistiche che riusciva ad ottenere con le sue lunghe dita ossute. Gravi complicazioni di salute gli impedirono di accettare l'invito del conte di Metternich a Vienna nel 1817. Più tardi divenne padre dell'unico figlio, Achille, che nacque dalla relazione con la ballerina Antonia Bianchi.
Viaggiò in Italia e, solo a partire dal 1828, in Europa attraverso corti e teatri, e conobbe uomini illustri, quali il celebre violinista Rodolphe Kreutzer, Rossini, Foscolo, Monti, Berlioz. Le sua tournée concertistica nei paesi europei si protrasse per oltre cinque anni disseminati di apprezzamenti di persone competenti ed entusiasmi deliranti di intere platee. Al termine di questa fatica Paganini si ritirò presso Parma acquistando Villa Gaiona dove visse alcuni anni. Trasferitosi in riviera per lenire le gravi condizioni di salute morì di una grave affezione alla laringe. Trovò sepoltura in luogo sacro a Parma solo dopo doversi anni dalla morte a causa della sua fama satanica.
Le sue innovazioni - che portarono lo strumento all'apice delle possibilità tecniche e timbriche - non ebbero soltanto valore virtuosistico ma si considerano una valida, audace opera di ricerca di nuovi elementi espressivi, e fanno di Paganini il creatore della moderna scuola violinistica. Per questo motivo le sue musiche spesso furono spunto per importanti lavori di compositori quali Brahms e Schumann, e la sua nuova concezione di virtuosismo fu trasferita sulla tastiera di Liszt.
Fra le sue composizioni pubblicate, di datazione spesso incerta, sono i 24 capricci per violino che costituiscono la sua opera più importante per valore artistico; cinque Concerti per violino e orchestra, dei quali uno (in si minore, op. 7) contiene il famoso rondò La Campanella; le Variazioni sul Carnevale di Venezia, la variazione Le Streghe, su tema di Franz Xaver Süssmayer, altre variazioni su musiche di Rossini, e il celebre Moto Perpetuo.
Paganini si dedicò scarsamente all'insegnamento: fra i suoi allievi fu Ernesto Camillo Sivori (1815 -1894) che divenne violinista assai noto.
Morì a Nizza nel 1840.