Kandiskij: scritti attorno alla musica
La musica è per Kandinskij l'arte che per natura e per più avanzata evoluzione, tiene maggiormente all'astratto, e possiede una teoria analitica del proprio linguaggio. Ciò non implica una poetica decadente, nella quale la pittura debba tendere alla condizione della musica, tanto meno scambi e confusioni.
La frequentazione coi classici, con Musorgskij, Skrjabin, Schönberg, gli studi musicali intrapresi nella fanciullezza (pianoforte e violoncello), testimoniano un interesse alla musica che non ha mai abbandonato l'artista. Anzi, questi rivelano l'impressionante consonanza delle sue ricerche con quelle della cultura più avanzata del suo tempo. L'indagine sui valori tonali dei singoli colori e sulle risonanze che ciascuno di essi è in grado di suscitare, ricorda da vicino la Klangfarbenmelodie di Schönberg.
Punto: le posizioni di rigida, breve immobilità possono essere concepite come punti. Si ottiene un punteggiare attivo e passivo, che è connesso con la forma musicale del punto. Oltre ai colpi di triangolo e timpano […], nella musica si possono produrre punti con strumenti di ogni specie (specialmente a percussione), mentre il pianoforte permette di creare composizioni chiuse, costruite esclusivamente da una successione di punti sonori.
Linea: l'elemento tempo è in generale molto più riconoscibile nella linea che nel punto - la lunghezza è un concetto temporale. D'altra parte, seguire una retta è temporalmente diverso dal seguire una curva, anche se le lunghezze siano le stesse; e quanto più mossa è la curva, tanto più essa si estende nel tempo. Nella linea le possibilità d'uso del tempo sono molteplici. Come il punto, la linea viene usata, oltre che nella pittura, anche in altre arti. La sua essenza trova una traduzione più o meno precisa nei mezzi delle altre arti. Per la maggior parte gli strumenti musicali sono di carattere lineare. L'altezza del suono dei diversi strumenti corrisponde alla larghezza della linea: una linea molto sottile è creata dal violino, dal flauto, dall'ottavino; una linea più grossa dalla viola e dal clarinetto; linee sempre più larghe sono raggiunte dai suoni profondi della tuba e del contrabbasso. Oltre alla larghezza, anche il timbro (colore) della linea è generato dal timbro di diversi strumenti. L'organo è uno strumento tipico della linea, come il pianoforte è uno strumento tipico del punto. Si può affermare che, nella musica, la linea, offre la più grande provvista di mezzi espressivi. In questo campo essa svolge un'attività spaziale e temporale proprio come nella pittura.
Le diverse intensità dal pianissimo al fortissimo, possono trovare la loro espressione nella maggiore o minore nitidezza della linea, oppure nel suo grado di luminosità. La pressione della mano sull'archetto corrisponde alla pressione della mano sulla matita.
Particolarmente interessante è il fatto che la grafia musicale in uso non è altro che una diversa combinazione di punto e linea. Il tempo è, invece, indicato dal colore del punto e dal numero di code delle note musicali (linee). Anche l'altezza del suono è indicata linearmente, su una base di cinque linee orizzontali. È istruttiva l'estrema concisione dei mezzi di traduzione, che trasmettono all'occhio esperto (indirettamente all'orecchio) i più complessi fenomeni sonori. Queste proprietà sono molto seducenti per le altre arti.
Federica Vettori