Henry Purcell
Compositore inglese, nacque probabilmente a Westminster, Londra nel 1659.
Dopo essersi formato come cantore alla Cappella Reale, divenne assistente del sovrintendente agli strumenti del Re ed in seguito organaro di Westminster.
Nominato nel 1679 organista all'Abbazia di Westminster per sostituire John Blow, ottenne in seguito (1682) le cariche di organista della cappella Reale e di compositore del Re.
Divenuto nel 1685 clavicembalista di Giacomo II scrisse nel 1689 le musiche per l'incoronazione del successore, Guglielmo III e mantenne le sue cariche a corte sino alla morte. Le sue spoglie riposano nell'Abbazia di Westminster.
Musicista fra i più grandi e amati d'Inghilterra (la sua morte, peraltro avvenuta in circostanze poco chiare, diede luogo a sincere manifestazioni di lutto su scala nazionale), Purcell si venne formando attraverso il profondo studio della musica italiana e di quella francese.
Carissimi e Lulli - per non citare che i maggiori -, pur agendo profondamente nella formazione poetica del musicista, sono però genialmente superati da una visione più ampia, capace di amalgamare la tensione espressiva e la penetrazione psicologica in linee di canto morbide e flessuose.
Purcell compose musiche per oltre quaranta lavori teatrali, che nella maggior parte dei casi sono riconducibili a semplici "musiche di scena" a commento dell'azione drammatica. In alcuni casi, però, vi sono vere e proprie opere con dialogo, in similitudine alle tradizioni italiana e francese, caratterizzate dalla grande importanza dei cori, dei pezzi strumentali e dallo scarso numero di recitativi.
Queste caratteristiche, poste poi in costante evidenza nelle opere più mature e soprattutto in King Arthur (Re Arturo, 1691), bene appaiono anche nell'unico lavoro teatrale che ci sia giunto compiuto e non formato, com'era in uso allora, da singole parti recitate, cantate e danzate: Dido and Aeneas (Didone e Enea; rappresentata forse nel 1689).
In quest'opera recitativi, arie, cori e pezzi strumentali si fondono in un personalissimo stile, sobrio ed incisivo al tempo stesso, che si avvale inoltre di una forte penetrazione psicologica dei personaggi e di un potente istinto drammatico.
Quest'opera, sottoposta a revisioni diverse fra le quali eccellente quella di Benjamin Britten, si avvale di arie che, nella loro essenzialità drammatica, riescono a prescindere dal modello lulliano e sono di una tessitura strumentale compiutissima e autonoma: sufficiente ad imporre il nome di Purcell a un altissimo livello nella storia del teatro musicale.
Come musicista di corte scrisse musiche per occasioni particolari, anthems, servizi sacri, antologie di arie e duetti. Lascia anche numerosi esempi di musica strumentale per clavicembalo, organo, archi e basso continuo.
Henry Purcell morì a Londra nel 1695.