Edgard Varèse
Edgard Varèse nasce a Parigi nel 1883 da padre italiano e madre francese, vive dapprima a Torino, dove inizia gli studi musicali con G. Bolzoni, e poi a Parigi, dove è allievo della Schola Cantorum, dove frequenta D'Indy e Roussell e dove conosce Debussy, Ravel, Satie e Cocteau. Si trasferisce poi a Berlino, dove i suoi primi cimenti (che più tardi egli avrebbe distrutto) interessano Busoni, Schönberg, Hofmannsthal e Strauss. Al 1915 risale invece la partenza per gli Stati Uniti, dove risiederà fino alla morte (1965), ad eccezione di un quinquennio trascorso ancora nella città natale, tra il 1928 e il 1932.
Negli Stati Uniti si allontana progressivamente dagli ambienti musicali per entrare in contatto con scienziati, tecnici e inventori, grazie al lavoro dei quali abbandona le basi tradizionali della musica per dedicarsi a uno studio sistematico delle tensioni fisico-acustiche della materia sonora in movimento, traendo da esse le nuove immagini poetiche e i nuovi principi organizzativi del suo idioma musicale. Naturale, in tale contesto, l'interesse per i nuovi strumenti come il dynaphone e le onde martenot, di cui si serve nelle sue composizioni, e per la musica concreta ed elettronica, di cui diviene ben presto un pioniere.
Le sue soluzioni sonore, radicalmente innovative, interessano i musicisti dell'Avanguardia europea post-bellica, che lo invitano a tenere seminari ai Ferienkurse di Darmstadt. Maderna, Nono, Schnebel e Boulez sono i suoi allievi più assidui.
Il catalogo delle opere completate da Varèse — molte sono andate distrutte e molte rimaste in stato di abbozzo — è piuttosto esiguo. Diversi titoli sono stati sottoposti a continue revisioni o a veri e propri rifacimenti. Da ricordare Amériques per orchestra, Arcana per orchestra, Déserts per 15 strumenti, percussione e nastro magnetico, Hyperprism per 9 strumenti a fiato e percussione, Intégrales per piccola orchestra e percussione, Ionisation per complesso a percussione di 13 esecutori e Octandre per 8 strumenti.
Da www.milanomusica.org