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Anton Bruckner

 

Compositore austriaco, nacque ad Ansfelden in Austria Superiore nel 1824.
Avviato, secondo una tradizione di famiglia, alla carriera di maestro elementare, terminò gli studi nell' abbazia di Sankt Florian, dove trasse grande insegnamento dall'organista Kattinger.
Affascinato dalla musica, studiò da autodidatta l'organo, il pianoforte e composizione. Vissuto lungamente nell'isolamento della provincia viennese, fu un sincero ammiratore sia delle grandi pagine sinfoniche e corali come della ricchezza della musica popolare.
La varietà e spesso l'irruenza di ritmi, unite a costruzioni sonore di ampie dimensioni, saranno poi gli elementi caratteristici della sua musica.
Verso il 1845 le necessità della vita lo costrinsero, per circa un decennio, all'insegnamento; nel frattempo, partorì le sue prime composizioni di rilievo, ovvero il Requiem (1849) e la Missa solemnis (1956), oltre ad altre pagine, sacre e profane. Nel 1855 vinse la carica di organista nel piccolo centro di Sankt Florian e decise di perfezionarsi a Vienna con il teorico S. Sechetr, il maestro di Schubert.
Nel 1861 si diplomò, quindi, per altri due anni si dedicò al tirocinio orchestrale a Linz con O. Kitzler.
Durante il lungo soggiorno a Linz, che si protrasse fino al 1868, Bruckner conobbe i maggiori esponenti della giovane scuola romantica, Wagner, Listz e Berlioz, i suoi "numi" musicali, e si dedicò ampiamente alla composizione, generando pagine di musica sacra e profana, le tre grandi Messe e i primi brani orchestrali, fra cui I tre Pezzi, l'Ouverture in sol minore e la Prima Sinfonia.
Nel 1868, nominato professore d'armonia e contrappunto al conservatorio di Vienna, Brucker si trasferì nella capitale austriaca, dove, com'era successo molti anni prima a Bach, ebbe straordinari successi quale organista, ma subì l'indifferenza della critica quale compositore.
Seguace di Wagner, incorse nell'aperta critica di Brahms e del critico Hanslick, culminata nell'insuccesso della Terza Sinfonia. Estraneo alle mode e appartato dai circoli culturali e mondani, Bruckner continuò la carriera di musicista, scrivendo, nel decennio 1872- 1882, otto Sinfonie (talune di abnormi proporzioni), un Quintetto per archi, cui seguirono un Te Deum e il Salmo 150 che, insieme con le Messe e le Sinfonie (nove, come quelle di Beethoven, ma l'ultima è incompiuta) costituiscono la parte più viva della produzione di Bruckner e gli decretarono, se pure tardivamente, doverosi e meritati riconoscimenti.
L'Università di Vienna gli conferì la laurea honoris causa nel 1891 e sul finire della vita gli fu assegnato dall'imperatore Francesco Giuseppe un alloggio nel castello di Belvedere.
Morì a Vienna nel 1896.
La critica moderna gli tributò maggiori onori, scorgendo nel musicista non soltanto il continuatore della tradizione sinfonica tedesca ma anche l'anticipatore, dal punto di vista armonico e timbrico, di molte esperienze della musica moderna.