Corso di pianoforte jazz
Corso introduttivo
L'obiettivo del corso è quello di offrire all'allievo un bagaglio conoscitivo minimo che gli consenta di avvicinarsi allo stile del jazz.
- Il suono: concetto di suono.
- Rapporto martelletto-corda.
- Tipologie di suono ottenibili al pianoforte.
- La riconoscibilità del suono in T. Monk, M. Tyner, ecc.
- Le diversità sonore di B. Evans, R. Garland, ecc.
- Esempi discografici.
- Intervalli: concetto di intervallo.
- Intervalli semplici e composti.
- Intervalli maggiori, minori, aumentati, diminuiti e giusti.
- Rivolti degli intervalli.
- Circolo delle quinte.
- Le scale: concetto di scala nel sistema occidentale moderno.
- Scale maggiori e relativa formazione.
- Denominazione dei suoni di una scala.
- Scale minori e relativa formazione.
- Scale greche.
- Triadi: concetto di triade.
- Triadi maggiori, minori, diminuite e aumentate.
- Rivolti di triadi.
- Triadi a parti strette e in posizione lata.
- Moto e legame armonico.
- Sigle anglosassoni: denominazione internazionale degli accordi.
- Esercizi di lettura a prima vista di sigle.
- La settima: accordi a 4 parti.
- Accordi maggiori con settima maggiore o minore.
- Accordi minori con settima maggiore o minore.
- Rivolti negli accordi di 4 suoni.
- Armonizzazione a 4 parti delle scale maggiori e minori.
- Armonia funzionale: relazione accordo-scala. Esempi di utilizzo.
- La nona: accordi a 5 parti.
- Analisi dell'accordo di nona.
- Armonizzazione a 5 parti delle scale.
- Rivolti degli accordi di nona.
- Prime microstrutture: "Turnaround".
- Concetto di cadenza.
- Le cadenze finali e sospese.
- Formule di cadenza.
- Analisi di diverse forme di turnaround.
- Individuazione del turnaround in varie strutture armoniche.
- Lettura di melodie preesistenti (non modulanti) con relativa analisi melodica e armonica: individuazione dei centri tonali, periodi tensivi, sezioni, cadenze.
- Primi approcci improvvisativi mediante l'uso della scala maggiore. Esempi discografici.
Corso base
L'obiettivo del corso è quello di offrire all'allievo un bagaglio conoscitivo di base che gli consenta di affrontare, senza difficoltà, brani tratti dal repertorio jazzistico.
- La pronuncia jazzistica: il "suonare avanti" e il "suonare indietro". Esempi discografici di queste modalità esecutive.
- Il senso dello swing e l'analisi ritmica delle frasi.
- Il blues e le A-A-B-A: origini del blues.
- La relazione blues-musica del '900.
- Blues arcaici.
- Il blues dopo C.Parker.
- Blues oltre 12 misure?
- Improvvisare sul blues. Esempi discografici.
- La canzone americana e il contributo di Tin Pan Alley.
- Analisi delle sezioni e del testo.
- Approfondimenti su G.Gershwin, C.Porter, I. Berlin, R.Rogers-L.Hart, ecc.
- Contributi dal Sud America: A. C.Jobim. Esempi discografici.
- L'undicesima: accordi a 6 parti.
- Costruzione di un accordo a 6 voci. Rivolti.
- Gli accordi -sus4. Parti strette e parti late.
- La tredicesima: accordi a 7 parti.
- Formazione di un accordo a 7 voci. Rivolti.
- Accordi alterati e tecniche di alterazione. Parti strette e parti late.
- Disposizione dei voicings omettendo la tonica.
- Gli accordi quartali.
- I so what-chords.
- Upper-structures.
- Block-chords.
- Left-hand voicings.
- Tecniche di collegamento delle parti. Esempi di applicazione in diverse strutture armoniche. Esempi discografici.
- Modulazioni: concetto di modulazione.
- Tecniche di modulazione.
- Analisi di strutture armoniche modulanti.
- Improvvisazione su progressioni semplici modulanti.
- I "Rhythm changes" ovvero l'eredità di G.Gershwin: analisi di "I got rhythm".
- Il "Rhythm changes" dopo C.Parker.
- Approcci improvvisativi. Esempi discografici.
- Le sostituzioni: concetto di sostituzione.
- Il tritono.
- Le sostituzioni applicate al turnaround. Esempi discografici.
- Studio del repertorio jazzistico intervenendo creativamente sui parametri dei brani:
- Ritmico: interpretazione ritmica del tema. Cambiamenti ritmici delle note costituenti il tema.
- Melodico: reinterpretazione melodica del tema. Timbro-parola: libero utilizzo degli intervalli.
- Armonico: riarmonizzazione del tema. Arricchimento degli accordi esistenti. Mettere in discussione le progressioni e le funzioni.
- Metro: verificare la corrispondenza metrica del brano e agire liberamente all'interno dei periodi.
Corso intermedio
L'obiettivo del corso è quello di offrire all'allievo un buon bagaglio teorico che gli consenta di affrontare semplici improvvisazoni allo strumento in stile jazzistico.
- L'improvvisazione: costruzione del solo a livello teorico-pratico.
- Aspetti di coerenza col tema base.
- Utilizzo di frammenti melodici, ritmici e armonici del brano. Sviluppo personale di tali frammenti.
- Aspetti di creatività estemporanea apparentemente non connessi al tema o in contrasto con esso.
- Aspetti connessi a parametri quali la dinamica, la spazialità, la timbrica, l'orchestrabilità.
- Aspetti connessi con l'inquadramento storico del brano esaminato.
- Lavoro su singole idee (melodiche, armoniche, ritmiche), reso comprensibile agli altri membri del gruppo musicale che possano così intervenire contrappuntandole.
- L'improvvisazione tematica: sviluppo improvvisativo sul tema.
- Studio di soli dei maestri che praticano tale tipologia improvvisativa. Esempi discografici.
- I modi e il loro utilizzo nel jazz: concetto di modalità.
- Indagine storica sul modale: G.Russell, M.Davis, J.Coltrane,ecc.
- Brani a struttura modale: analisi dei brani più significativi. Riferimenti discografici.
- L'improvvisazione modale: improvvisare usando i modi.
- Studio del solo di M.Davis su "so what". Riferimenti discografici.
- Modalità all'interno della tonalità: applicazione dell'approccio modale su varie strutture armoniche.
- L'improvvisazione quartale: costruzione del solo mediante l'enfatizzazione di intervalli di quarta.
- L'approccio di Mcoy Tyner. Riferimenti discografici.
- Esercizi progressivi per lo sviluppo del bagaglio ritmico e melodico.
- Armonizzazione di canto dato.
- Melodizzazione di progressione armonica data.
Corso avanzato
L'obiettivo del corso è quello di offrire all'allievo un ottimo bagaglio tecnico e teorico che gli permetta di affrontare improvvisazioni allo strumento in stile jazzistico, anche di notevole difficoltà.
- Il be-bop ovvero l'eredità di Charlie Parker: analisi del linguaggio. Cenni storici sul periodo e sui protagonisti. Studio di alcuni dei brani più significativi. Pratica di improvvisazione boppistica su strutture armoniche.
- Il pedale armonico: concetto di pedale. Utilizzo del pedale all'interno della tonalità. Analisi di diverse composizioni di J.Coltrane che prevedono parti con pedale.
- Coltrane's changes: analisi delle progressioni coltraniane. "Giant steps". Lo sviluppo e l'elaborazione dell'armonia boppistica. Applicazione dei cambi armonici di Coltrane a strutture armoniche che non li prevedono. Riferimenti discografici.
- L'accompagnamento: tecniche di accompagnamento. Analisi degli stili di accompagnamento dei grandi pianisti. Differenze tra l'accompagnare uno strumentista o una cantante. L'accompagnamento all'interno di varie formazioni, dal duo alla big band. L'accompagnamento atonale. Riferimenti discografici.
- Politonalità: slash chords. Ricerca di soluzioni armoniche mediante l'uso di triadi sovrapposte. Riconducibilità dei slash chords alle altre tipologie accordali. Studio sulle possibilità di utilizzo. Rapporti slash chords-improvvisazione.
- Poliritmia: approfondimenti ritmici. Figure ritmiche regolari e irregolari. Approccio ritmico nell'improvvisazione e nell'accompagnamento. Lo stile di John Taylor e di Herbie Hancock. Supporti discografici.
- Il contrappunto e il moto delle parti interne: tecniche di utilizzo nel solo e nel comping. Lo stile di Bill Evans e di Keith Jarrett.
- Le strutture anomale: analisi di composizioni strutturate senza la suddivisione metrica delle classiche otto battute. Studio di brani di Charles Mingus, Ornette Coleman, ecc.
- L'improvvisazione atonale e la logica del free jazz: analisi dell'approccio improvvisativo in un contesto free.
- Abbattimento delle cesure del chorus nell'improvvisazione: costruzione del solo in maniera unitaria evitando di far sentire la chiusura del giro armonico. Esempi discografici.
- La composizione: approcci compositivi partendo da giri armonici di noti standards. Tecniche compositive. Lo sviluppo dell'idea.
- Abbattimento delle strutture: la "solo performance": esercizi di improvvisazione a mani separate. Esercizi improvvisativi a mani unite a tempo limitato. L'improvvisazione libera a tempo indeterminato.
- Il trio e la rivoluzione di Bill Evans: analisi della rivoluzione evansiana nel concepimento della formula del trio. Differenze all'interno dei grandi trii della storia, da Art Tatum a Brad Meldhau.
- Alla ricerca del proprio stile.