Corso di clarinetto jazz
Il corso si prefigge di fornire all'allievo le conoscenze necessarie per leggere e comprendere la forma della "Canzone" attraverso la lettura di Standards. Forma breve che caratterizza tutta la musica popolare del '900 e riesce persino a contaminare il mondo classico (Copland, Gershwin, Bernstein…).
- La respirazione, l'importanza dell'utilizzo corretto del diaframma, il primo passo verso l'emissione di un suono omogeneo e con un "centro".
- Il bocchino, la corretta imboccatura e pressione labiale sull'ancia per dare "corpo" al suono, la bocca come "cassa di risonanza".
- L'ancia, la sua lavorazione e la sua importanza fondamentale nella ricerca di un timbro ideale.
- L'impostazione delle mani sullo strumento, l'economia nei movimenti per ottenere un suono più scorrevole. I primi semplici esercizi dedicati alla mano sinistra e poi alla destra nel registro grave.
- I vari registri del clarinetto:
- Grave
- Medio (note di gola)
- Chalumeau
- Acuto
- Sovracuto
- La differenza di emissione per ottenere la stessa qualità timbrica su tutta l'estensione dello strumento.
- Esercizi di tecnica per aumentare la fluidità nell'articolazione delle dita.
- Scale
- Arpeggi
- Le articolazioni:
- Legato
- Staccato
- Puntato
- Con risonanza
- Detachée
- Il vibrato:
- Di labbro
- Di diaframma
- Studio del vibrato al metronomo.
- I concetto di Swing, lettura con swing ed interpretazione.
- L'importanza della memorizzazione e dell'indipendenza dalla parte come primo passo verso l'improvvisazione.
- Studi di trasporto in tutte le tonalità a memoria.
- Esercizi di ear-training (ritmico, melodico, armonico).
- Il suono: la "voce" del clarinettista. Un modo di esprimersi. L'importanza di trovare un proprio timbro e di sviluppare un proprio gusto strumentale. Il primo passo… esercizi di note lunghe e vocalizzi su tutta l'estensione dello strumento.
- Lettura di "Standards", con analisi dei relativi percorsi armonici, e studi per l'espressività tipica del jazz.